Ebbene si, dopo la scoperta della vetroresina e del carbonio, stiamo assistendo ad una nuova rivoluzione del settore nautico. Questa volta le innovazioni sono molteplici e di certo modificheranno profondamente la nostra concezione di andar per mare. Crisi vuol dire anche cambiamento e, in questi ultimi anni, cantieri e progettisti si sono sforzati di trovare soluzioni adatte a rispondere alle nuove richieste del mercato.
In questo e nei prossimi articoli voglio analizzare con voi ognuna di queste nuove tecnologie applicate alla nautica e fare il punto della situazione.
Sommario Articolo
Per iniziare parleremo degli amati/odiati foil che stanno piano piano comparendo su tutte le tipologie di scafo.
L’origine di quella che potremmo chiamare una febbre da foil non è difficile da individuare. Negli anni passati esistevano già molti progetti che, in un modo o nell’altro, consentivano alla barca di sollevarsi sull’acqua per ottenere maggiori velocità. Basta pensare agli aliscafi, che vengono utilizzati ormai da anni per il trasporto passeggeri. Possiamo pensare al particolarissimo Hydroptere, ma la diffusione del concetto di hydrofoil la dobbiamo sicuramente ai tanto discussi AC 72 dell’ultima America’s Cup.
I catamarani di Coppa America hanno stupito tutti con il loro “volo sull’acqua” ad incredibili velocità e non ci è voluto molto tempo per veder comparire queste ali sommerse su altri scafi.
Come funzionano i foil?
I foil sono appendici in grado di produrre una spinta verticale e far sollevare in parte o quasi del tutto l’imbarcazione dall’acqua. In questo modo si riduce drasticamente la superficie a contatto dell’acqua e quindi la resistenza idrodinamica, con conseguente notevole aumento della velocità. Ovviamente, perché i foil entrino in funzione, ci vuole una discreta velocità ed è per questo che vengono applicati su barche a motore o barche a vela particolarmente performanti (come i multiscafi da regata).
Progettare una barca con foil non è semplice, occorre calcolare perfettamente tutte le forze in gioco perché una componente di spinta verticale eccessiva porterebbe al decollo dell’imbarcazione, facendole compiere dei salti (tutt’altro che gradevoli). L’inclinazione dei Foil serve appunto a ridurre la spinta in maniera graduale, solo la parte immersa genera portanza, quindi più la barca si solleva e più la spinta si riduce.
Oltre alla maggiore velocità i foil consentono di ridurre sensibilmente i consumi di carburante inoltre il minore contatto con l’acqua garantisce una navigazione più confortevole, senza i tipici “saltelli” causati dalle onde.
I foil sulle barche da crociera
Lo sviluppo dei foil ha già preso piede in vari tipi di imbarcazioni da regata: oltre a Moth e Kite (che applicano questa tecnologia già da tempo) i foil vengono già usati su catamarani Classe A, Classe C, Phantom, Nacra, GC32, SL33… prodotti anche in serie.
Ma le barche da crociera? Ebbene si, esistono già imbarcazioni da crociera veloce con i foil, o meglio esistono i primi prototipi!
Gunboat G4
Gunboat, cantiere americano noto per la costruzione di catamarani da crociera particolarmente performanti, non ha perso tempo ed ha presentato, già nel 2014 il progetto di un 40 piedi dotato di foil, che dovrebbe entrare in produzione questo anno.
ll Gunboat G4, con il suo look aggressivo, è costruito interamente in fibra di carbonio. Pensate che la scocca pesa solo 2,4 tonnellate!
I suoi foil simmetrici a forma di “C” e i timoni a “T”, progettati per ridurre il baccheggio e tenere le prue alte, gli consentono di volare sull’acqua ad una velocità di 20 nodi con 12 nodi di vento! E se vi dicessi che può toccare picchi di velocità pari a 40 nodi?
Hydros HY-X
L’HY-X di Hydros è un prototipo in scala 1/2 di un motoscafo ibrido, presentato al Salone Nautico di Monaco 2014. Un sistema di foil retraibili permette alla barca di sollevarsi di circa un metro sopra la superficie dell’acqua e, unito alla coppia di motori da 35 HP, garantisce una velocità di 30 nodi. Allo stesso tempo, la minore resistenza idrodinamica e la motorizzazione downsized, garantiscono una riduzione del consumo di carburante del 30%.
Il prototipo, lungo 6,25 metri, dovrebbe diventare un motoscafo di 41 piedi (12,5 metri) costruito interamente in carbonio.
Kormaran
Kormaran è una barca a motore lunga 7 metri che può cambiare forma da monocarena, a catamarano, a trimarano, ad aliscafo dotato di hydrofoil. Il suo motore da 1500 cavalli e la tecnologia dei foil gli permettono di raggiungere 40 nodi di velocità in volo radente. Questo prototipo di origine austriaca è destinato a diventare un costoso giocattolino e contiene in se avanzate tecnologie, provenienti dal mondo della formula 1 e dall’aeronautica.
Sunreef 40H
Anche il cantiere Sunreef , specializzati nella costruzione di catamarani e trimarani di lusso, ha accettato la sfida proponendo un 40 piedi open a motore, con foil a scomparsa. Il 40H per ora è solo un progetto ma, secondo la rivista Boat International, il cantiere progetta di mostrarlo in anteprima al Salone di Cannes 2015. Il Sunreef 40H dovrebbe sfrecciare alla spaventosa velocità di 80 nodi e la configurazione open air lo renderebbe ideale per la crociera giornaliera.
Ora voglio sapere: che ne pensate voi? Siete pronti ad acquistare una barca con i foil o ancora non ne siete convinti?