Molti di noi non si sono mai posti il problema ma smaltire una vela, specie quelle da regata, non è cosa semplice.
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Secondo l’attuale normativa una vela finita deve essere considerata un rifiuto pericoloso e per questo incenerita in una struttura apposita. Molto spesso però vengono gettate nei normali rifiuti e vanno a finire nelle discariche insieme a tutti gli altri prodotti più o meno biodegradabili.
Alcune vele da competizione, come quelle in Kevlar o in Mylar, non possono nemmeno essere bruciate perché produrrebbero sostanze altamente inquinanti. Queste particolari vele vengono perciò inviate a centri di discarica specializzati in rifiuti pericolosi.
Quando 727 Sailbags recupera una vela la ricicla dal 90 al 100%, la maggior parte viene utilizzata per confezionare i prodotti e le parti restanti vengono divise e smistate.
Per questo motivo, acquistando una borsa 727 Sailbags, farai anche un regalo all’ambiente!
Donare una vecchia vela
Chiunque può donare una vecchia vela professionisti, diportisti, regatanti, circoli velici ecc ecc.
Molti velisti famosi hanno scelto di sostenere 727 Sailbags donando vele che hanno partecipato ad importanti navigazioni e regate transoceaniche.
Anche le creazioni 727 Sailbags in fin di vita sono riciclabili, infatti puoi restituirle in cambio di un buono di 15 euro.
Tutte le creazioni 727 Sailingbags sono:
- Uniche, non vedrete mai un oggetto uguale al vostro;
- Nautiche, vengono create da veri appassionati, in una città con forte tradizione marinara e con materiali che raccontano di grandi navigazioni;
- Prodotte in Europa;
- Adatte ad ogni situazione, puoi usarle per far emergere il tuo animo sportivo da un completo giacca e cravatta o sulla tua barca;
- Disegnate personalmente da Anna, per i modelli femminili e da JB, per le collezioni maschili;
- Ecologiche, costruite con materiale riciclato e completamente riciclabili;
- Dotate di una storia, ogni prodotto possiede una scheda di origine che attesta da quale barca proviene la vela e quali navigazioni ha fatto;
- Personalizzabili, 727 Sailbags propone una vasta scelta di prodotti ma qualora non ci fosse quello che stai cercando è possibile chiedere un preventivo per un modello anche interamente personalizzato;
- Robuste, resistenti e impermeabili come le vele di cui sono fatte;
- Lavabili a mano o in lavatrice con un programma delicato.
Il valore aggiunto di 727 Sailingbags? La scheda di origine!
727 Sailbags non è la prima azienda che ricicla vele ma i lori prodotti veramente molto belli e confezionati come solo un bravo artigiano sa fare.
Ciò che più mi ha colpita (che è anche il motivo per cui scrivo di loro) è però la scheda di origine che ogni loro creazione possiede. Quella che è stata utilizzata non è una vela qualsiasi, buttata nel mucchio. Possiamo conoscere il tipo di vela (spinnaker, randa…), il tipo di barca da cui proviene, le zone di navigazione e, nel caso di vele famose, il nome dello skipper, la regata e il punteggio totalizzato.
Quali vele vengono utilizzate?
Come ogni velista sa, ciascuna tipologia di vela presenta caratteristiche diverse, Anna e JB le usano tutte sfruttandone i vari punti di forza.
Lo spinnaker, il gennaker e l’ala del kitesurf vengono utilizzati per dare morbidezza, leggerezza e colore; la tormentina fornisce un tocco di originalità.
Il genoa è usato per molte creazioni, solo o insieme ad una vela più rigida, mentre la randa è la loro “musa”. I numeri velici, le numerose cuciture, le tasche delle stecche e i loghi permettono ai due designer di giocare con la fantasia e dotare la creazione di elementi caratteristici.
Le vele del Windsurf sono particolarmente difficili da lavorare ma proprio la loro complessità, i colori vivaci e la loro varietà le rendono magiche agli occhi di JB, che riesce a ricavarne oggetti più tecnici e un design più sportivo.
La storia
È il 1999, Jean-Baptiste Roger è un appassionato di vela, vice campione del mondo di Hobie cat 16 e naviga molto sul Farr 727 di famiglia. Come molti di noi, sogna di poter fare della sua passione un lavoro e un giorno si imbatte in una vecchia borsa dell’epoca napoleonica, costruita con la vela di una barca. Per JB quella visione è stato l’inizio di un lungo percorso, rimediò una vecchia macchina da cucire e imparò ad utilizzarla producendo le sue prime borse di vela riciclata. Riscuote un buon successo e amplia la sua gamma di prodotti con cuscini, pouffs, lampade ecc

Erwann amico di vecchia data, segue l’evoluzione di 727 Sailbags, dando una mano a JB nel tempo libero finché non decide un giorno di lasciare il suo impiego e impegnarsi al 100% nell’impresa di JB.
Anna, già giovane madre, si avvicina al mondo della vela grazie al suo marito skipper, e inventa un suo marchio di borse che ritaglia e cuce da sola in un capannone. Anna e i ragazzi sono concorrenti ma si rispettano e rendendosi conto di dover compiere un percorso simile decidono di associarsi.
727 Sailbags è sostenuto dalla Foundation Jean Guyomarch’h e dalla città di Lorient. Riesce anche a vincere il premio del concorso Bretagne Entreprendre.
Nel 2010 nasce Sailbags Italia, creata da una coppia (Huges e Giovanna) che fu tra i primi clienti di JB.
Perché 727? “inserire 727 nel nome della mia marca era un modo per strizzare l’occhio alla vita, perché è con le vecchie vele del mio Farr 727 che ho creato le mie prime borse”… “perché c’è un numero su quasi tutte le mie creazioni, mi sono detto che c’era bisogno di un numero nel nome della mia marca”
Qualche creazione da non perdere