Come in tutte le carte esiste il problema di trasferire la superficie sferica della terra su un piano; fin dagli albori della cartografia sono stati studiati diversi metodi ma ognuno di essi provoca inevitabilmente delle deformazioni.
Le carte di Mercatore sono le più comunemente usate per le navigazioni a corto-medio raggio e non solo… anche google maps utilizza questo tipo di rappresentazione! La particolarità della proiezione di Mercatore è che equatore e i paralleli sono rappresentati da rette tutte parallele orizzontali, perfettamente perpendicolari ai meridiani.
Sulla carta, a causa del parallelismo dei meridiani (che nella realtà convergono verso i poli al crescere della latitudine), la lunghezza dei tratti di parallelo tra due meridiani risulta sempre uguale, quindi dilatata al crescere della latitudine rispetto alla situazione reale della sfera terrestre. Sebbene sia possibile costruire carte in rappresentazione di Mercatore fino a latitudini di 80° è consigliabile limitarne la costruzioni fino alle latitudini dei circoli polari 66° circa). All’atto pratico è importante ricordare che per evitare misurazioni errate, le distanze delle rotte devono essere calcolate in corrispondenza della rispettiva latitudine con il compasso nautico.
La scala di riduzione delle carte nautiche
Sommario Articolo
In base alla scala di riduzione le carte nautiche vengono comunemente suddivise in:
- Carte generali (scala 1:3.000.000 e inferiore): queste carte sono a piccola scala, povere di dettagli, quindi, adatte a pianificare navigazioni oceaniche ma non utili alla condotta della navigazione;
- Carte di atterraggio (scala 1:1.000.000 e inferiore): utilizzate nella navigazione d’altura ma da abbandonare appena disponibili carte a scala maggiore;
- Carte costiere (scala 1:300.000/250.000 – 1:100.000): sono le carte nautiche “canoniche” e servono nella zona di transizione fra la navigazione d’altura e quella costiera;
- Carte dei litorali (scala 1:100.000 – 1:30.000): queste carte, a scala maggiore rispetto a quelle costiere, sono ritenute necessarie per condurre la navigazione costiera, in quanto consentono di conoscere tutte le caratteristiche dei fondali e di localizzare i punti cospicui della costa;
- Piani nautici (scala 1:20.000 – 1:5.000): carte rappresentanti i porti e le immediate vicinanze. Riportano tutte le informazioni relative all’ambito portuale quali ormeggi, segnalamenti, pericoli, ecc… perciò sono utilizzate per l’approdo.
Rotta Lossodromica e Rotta Ortodromica
I criteri fondamentali che da sempre portano il navigante a scegliere una rotta piuttosto che un altra sono sicurezza, brevità e facilità.
la rotta più facile da seguire, ovvero quella lungo la quale l’angolo di rotta si mantiene costante viene denominata rotta lossodromica o lossodromia. La carta di Mercatore è ideale per tracciare questo tipo di percorsi.
- Ma… La linea più breve congiungente due punti sulla sfera è l’arco, minore di 180°, del circolo massimo passante per essi. Questo percorso prende il nome di rotta ortodromica o ortodromia. La carta gnomonica, particolarmente utile per le navigazioni oceaniche, permette di tracciare, con linee rette, le rotte più brevi tra due punti molto distanti, e per le aree ad alta latitudine, oltre i circoli polari, quando la carta di Mercatore è difficilmente applicabile a causa della grande dilatazione.
Come si misurano le distanze nautiche? L’unità di misura è il miglio nautico internazionale (M o NM), che equivale a 1.852 m.[dt_gap height=”10″ /]
Come si legge una carta nautica
Leggere una carta nautica non è un’operazione semplicissima, occorrono delle conoscenze di base, un po’ di tempo e i giusti strumenti. Normalmente si impara a farlo studiando per la patente nautica ma, per non dimenticare quanto appreso è bene tenersi sempre in esercizio utilizzando la cartografia più spesso possibile.
Tutte le carte nautiche prodotte nel mondo hanno elementi comuni o comunque facilmente assimilabili gli uni agli altri. L’International Hydrografic Organization si adopera per realizzare una vera e propria standardizzazione delle rappresentazioni cartografiche, in modo da renderle facilmente utilizzabili da parte di tutti i naviganti indipendentemente dalla nazione di provenienza. Le carte INT sono quelle universalmente riconosciute.
I diversi colori presenti in una carta nautica sono necessari per evidenziare differenti particolari (come permettere di distinguere a colpo d’occhio la parte a terra dal mare) o classi diverse di informazioni.
I simboli, utilizzati per rappresentare molti particolari (come gli scogli affioranti, boe…), sono di notevolissima e talvolta fondamentale importanza per il navigante. L’utilizzo di simbologia standardizzata in campo internazionale è un altro degli aspetti delle carte della serie INT. Nella carta 1111 INT 001, che in realtà è un opuscolo, sono riportati tutti i simboli, internazionali e non, che sono utilizzati sulle carte nautiche con il relativo significato.
Nella riga del titolo sono riportate tutte le informazioni relative alle caratteristiche della carta e gran parte degli elementi necessari per interpretare correttamente le informazioni che essa deve fornire:
- l’istituto competente della pubblicazione;
- zone di mare e tratti di costa rappresentati;
- i rilievi dai quali sono state ricavate le topografie marittima, costiera e interna;
- il tipo di proiezione cartografica utilizzata (normalmente per le carte nautiche la proiezione è quella di Mercatore);
- La scala della carta e la Lat di riferimento;
- il riferimento geodetico indica quale, tra le diverse approssimazioni matematiche della forma terrestre, è stata utilizzata per rappresentare la forma di quella porzione di territorio;
- Le unità di misura delle profondità e delle elevazioni e i loro livelli di riferimento;
- Le avvertenze sono una serie di diciture che servono a integrare o chiarire alcuni particolari della carta;
- Le correzioni riportate sulla carta nautica (ove presenti).
Alcune importanti informazioni sono riportate anche al di sotto della cornice della carta: come l’anno di edizione, le eventuali ristampe e, qualora correttamente riportati, i suoi aggiornamenti.
Una carta nautica non va intesa come documento finito e statico, va mantenuta costantemente aggiornata; solo in questo modo resterà affidabile nel tempo.
Cartografia nautica cartacea o elettronica
Il codice di navigazione parla chiaro, oltre le 12 miglia è obbligatorio avere a bordo (e si spera utilizzare) la cartografia nautica della zona di mare interessata.
Tra cartaceo ed elettronico il regolamento non fa distinzione ma nel caso si utilizzi un GPS cartografico occorre avere a bordo anche una cartografia di rispetto, da utilizzare in caso di malfunzionamento del primo.
L’utilizzo delle carte nautiche vere e proprie si sta perdendo ma queste restano lo strumento migliore per ottenere una visione d’insieme, in fase di pianificazione della rotta. Scarabocchiare, tracciare e fare tutte le considerazioni su un foglio di carta permette di memorizzare e studiare meglio il percorso, individuando prima possibili pericoli e ostacoli.
Fonti: www.quizpatentenautica.com, www.marina.difesa.it, www.nautica.it