A bordo le stoviglie possono essere in plastica o melammina (tengono bene il calore e non si rompono), o usa e getta. Ricordiamo però che queste ultime, anche se sono comode da stivare e non vanno lavate, durante le navigazioni di durata superiore ai 2 giorni costituiscono un grosso ingombro puzzolente a bordo. Sono poi pieghevoli, con l’effetto di scodellare il pasto a paiolo durante i trasporti e tengono male il calore, ustionando le mani dei marinai.
Lavare i piatti è fastidioso, ma comunque le pentole sono da lavare ed il tutto è reso molto più semplice e piacevole avendo a disposizione una lavastoviglie o degli aiutanti (ed a questo punto qualcuno lascerà la pagina, ritenendo che sia indirizzato ad armatori di barche miliardarie).
Lavastoviglie? A bordo? Ma certo, scherziamo, io non partirei mai senza per una crociera!! Sì, non inorridite. Adesso mi farete la solita filippica sulla purezza della vela, sui consumi elettrici, sugli ingombri a bordo. Vabbè, tutto giusto, ma non sarebbe comodo trovare le stoviglie ben lavate senza fatica ed i panni lavati senza tenere a mollo le mani?
Allora ecco la soluzione:
Lavastoviglie a bordo
La vogliamo che costi meno di un euro, che non consumi elettricità, che sia efficace. Il tutto sta ad intendersi sulla lavastoviglie: quella cui alludo io è fatta di rete di corda (potete benissimo farvela da soli con la rete da draglia, se non la trovate bella e pronta in un negozio di casalinghi), da filare a poppa con una bella cima durante la navigazione, piena di pentole e piatti.
Girerà come una forsennata, facendo schiuma e sobbalzando, con l’effetto di rimuovere tutto lo sporco aderente. Non vi resterà, dopo qualche miglia, che l’onere di una risciacquatina in acqua dolce.
Ma se siamo fermi in rada, mi direte? Allora entreranno in azione gli aiutanti, e cioè i mille pesciolini che faranno il lavoro una volta filato a qualche metro sotto la superficie il nostro sacco. E ne saranno felicissimi!!.
Lavatrice a bordo
Vale quanto detto per la lavastoviglie: se ne può fare a meno, basta un bel catino e del detergente per bucato a mano. Tuttavia una buona lavatrice riduce i tempi, elimina la fatica e la necessità di tenere le mani a mollo. Se poi asciuga in parte i panni riducendo i tempi di asciugatura, può rivelarsi veramente preziosa.
I requisiti: niente energia elettrica, costo intorno ai 10 euro, efficacia e semplicità d’uso.
Ecco come: cercate in rete una lava insalata per catering o comunità. Si tratta di un oggetto con una robusta manovella, delle dimensioni di un secchio. Immettendo nel secchio una modesta quantità di acqua e di detersivo per lavatrice, e ruotando la manovella per due minuti, la biancheria verrà insaponata. Dopo un po’di ammollo si risciacqua il tutto e, ciliegina sulla torta, con altri due tre minuti di vigorosa rotazione, si elimina la maggior parte dell’acqua, riducendo al minimo i tempi di asciugatura.
Questo articolo è tratto da “Centotrucchi in barca“. Acquista il libro per scoprire gli altri 198 trucchi!
E voi come lavate panni e piatti a bordo?