Ebbene, dopo mesi di freddo, lavoro, pioggia, crisi politiche ecc, finalmente l’estate è arrivata e per gli amanti della nautica più fortunati questo significa solo una cosa: è tempo di crociere di vela e di mare!
Il team di OrmeggiOnline ha deciso di partire per una crociera immaginaria lungo le coste di tutta l’Italia, da Sanremo a Trieste!
Per farlo sceglieremo una barca a vela, intorno ai 12 metri di lunghezza, confortevole, spaziosa e non troppo lenta (i J class erano tutti impegnati..). Oltre al tender, in dotazione, imbarcheremo anche due SUP che ci permetteranno di fare un po di attività fisica ed esplorare le calette più piccole.
In questo e nei prossimi articoli della rubrica, con il nostro “Diario di bordo”, cercheremo di darvi consigli su cosa vedere, dove ormeggiare, in quali calette fermarsi e dove andare a mangiare la sera.
Giorno 1: Partenza da Portosole (Sanremo)
Sommario Articolo
La sveglia suona di buon’ora al mattino per permetterci una bella colazione, un rapido briefing e di mollare gli ormeggi ancora con il fresco.
Ieri ci siamo imbarcati con tutte le provviste, i nostri giocattoli ed effetti personali, abbiamo controllato le dotazioni di sicurezza, la cassetta di pronto soccorso e i documenti di bordo. In barca sembra funzionare tutto e i serbatoi di acqua e carburante sono pieni: siamo pronti!
Salutiamo il cortese personale del porto e molliamo gli ormeggi procedendo a bassa velocità fino all’imboccatura del marina. Non sembra vero di essere finalmente lì!
Poiché nel tratto di costa da percorrere nella giornata di oggi non vi sono calette particolarmente belle, il programma prevede una bella veleggiata al largo, dove speriamo di avvistare qualche delfino. Il vento non si fa attendere troppo e, ringraziando eolo, issiamo le vele a sole tre miglia dalla costa. Il tratto di mare che dovremmo percorrere oggi è quello da Portosole ad Andora per cui, tra una virata ed un altra cerchiamo di tenerci più o meno in rotta.
In tarda mattinata il vento molla quasi completamente e il caldo inizi a a farsi sentire perciò decidiamo di tuffarci in quel blu infinito facendo dei turni a bordo.
Il menù di oggi prevede un buon prosciutto e melone di antipasto e un insalata di farro con pomodorini secchi, pinoli, feta e basilico fresco.
Dopo un bel riposo riprendiamo la navigazione (purtroppo a motore) e procedendo ad una velocità di circa sei nodi ritorniamo verso la costa, puntando il Marina di Andora, in cui abbiamo già prenotato un ormeggio. Arrivati all’imboccatura del porto chiediamo permesso di entrare e troviamo gli ormeggiatori ad indicarci il posto assegnato. Per le 18.30 di pomeriggio abbiamo già fatto il chek-in alla reception, pagando il posto barca, e sciacquato il sale dal ponte.
Ci hanno consigliato il Single Fin, a pochi passi dal marina, per l’aperitivo e dopo essersi lavati e rivestici ci avviamo per passare una serata ad Andora.
Poiché abbiamo deciso di non farci mancare nulla per cena ci facciamo portare sulle colline alla Casa del Priore, una brasserie super accreditata in cui pare che valga la pena fare un salto. In alternativa ci avevano consigliato anche Il Bastione, raggiungibile a piedi dal porto.
Giorno 2: La riviera delle palme

Dopo la mangiata di ieri sera ci svegliamo belli carichi e, poiché oggi dovremo percorrere circa 30 miglia, il gallo ha cantato piuttosto presto. Alle 8.00 lasciamo il Porto di Andora e senza perdere tempo ci avviamo subito verso la nostra meta: Punta Crena. Si dice che questa caletta, subito a Est di Varigotti sia una delle più belle di tutta la Liguria e non vogliamo perdere l’occasione di tuffarci nelle sue acque cristalline.
Dopo circa tre ore di navigazione raggiungiamo Punta Crena, tempo di buttare l’ancora e siamo giù tutti in acqua!
Finiamo il nostro bagno verso l’ora di pranzo e risaliti in barca ci prepariamo un ottima panzanella con il pane del giorno prima e una macedonia.
Per fortuna anche oggi il nostro programma ci lascia un oretta di tempo per riposarci: c’è chi prende il sole, chi legge, chi chiacchiera e chi sta proprio dormendo alla grande.
Verso le 14.30 tiriamo su l’ancora, abbiamo ancora 15 miglia da percorrere ma vogliamo anche fermarci a fare un altro bagno nell’Area marina protetta di Bergeggi, dicono che sia un vero paradiso!

Dopo 4 miglia di navigazione siamo già arrivati e facendo molta attenzione al regolamento dell’area marina protetta (altre informazioni sul sito del ministero dell’ambiente) ancoriamo più vicino possibile all’isolotto. Nella parte è vietato anche respirare ma abbiamo intenzione di vedere tutto il resto dell’area. Per questo ci armiamo di maschera, boccaglio e SUP!
Ripartiamo solo nel tardo pomeriggio, alla volta del Marina di Varazze, dove passeremo la notte. Il calendario del marina è sempre ricco di eventi e decidiamo di fermarci in porto, al concerto Jazz organizzato.
Giorno 3: Genova città
Sentendo il bisogno di scendere un po a terra decidiamo di passare il terzo giorno di crociera a Genova e scoprire cos’ha da offrirci questa particolarissima città.
Dovendo percorrere poche miglia ci concediamo un oretta in più di sonno al mattino e qualche bordo verso il largo; nonostante questo per le 11.00 siamo già a Genova, ormeggiati al Marina porto antico, proprio nel centro della città.
Alcuni di noi visiteranno l’Acquario di Genova, a pochi passi dal marina mentre altri si avvieranno per le strade del centro.
Nel pomeriggio approfittiamo della nostra sosta per fare un po di spesa e rifornirci di alimenti freschi tra cui dell’ottimo pesto per la cena in barca.
Giorno 4: Portofino, un paese da VIP
Salpiamo da Genova al mattino, dopo aver fatto rifornimento di acqua, e navighiamo sotto costa verso il nostro prossimo bagno, a San Fruttuoso. Dopo circa 10 miglia di navigazione giungiamo all’area marina protetta e, anche qui, occorre fare molta attenzione alle regole del parco. Entrare a San Fruttuoso perpendicolarmente alla costa è consentito ed è esattamente quello che facciamo per ormeggiare la barca ad uno dei gavitelli a disposizione.
Maschera e pinne sono d’obbligo in questa splendida insenatura, per riuscire a vedere il famoso Cristo degli Abissi.
Pranziamo a bordo con una fresca insalata di pollo e rimaniamo a riposarci al fresco per un paio d’ore.
Nel pomeriggio lasciamo San Fruttuoso per dirigerci alla vicina baia di Portofino, uno dei posti più VIP di tutta Italia. Lo si riconosce dai megayacht ormeggiati al largo del paese nonché dalle splendide ville che si narra siano appartenute a D&G, a Silvio Belusconi ecc ecc. Senza farsi intimorire ancoriamo il nostro modesto barchino (sempre seguendo le regole dell’area marina protetta) e con il tender ci dirigiamo in paese per una bella passeggiata.
Prima di ripartire riusciamo a fare anche un giretto in SUP, verso la minuscola caletta a sud-ovest del paese.
Salpiamo l’ancora ben prima del tramonto e per l’ora di cena ci troviamo già ormeggiati al Marina di Chiavari, dove passeremo la notte. A cena soddisferemo la nostra voglia di pizza da Malu per poi andare a letto presto e prepararsi alla lunga navigazione dell’indomani.
Giorno 5: Le Cinque Terre

La sveglia suona molto presto poiché abbiamo circa trenta miglia di navigazione d’avanti. Alle 6.00 di mattina molliamo gli ormeggi dal porto di Chiavari, alla volta delle mitiche Cinque Terre.
È questo uno dei tratti di costa più belli della Liguria, dell’Italia e probabilmente anche del mondo. Impossibile non subire il fascino dei cinque paesi costruiti (chissà come) sugli scogli e la visione migliore è proprio quella dal mare. Per questo, pur rispettando le regole del codice di navigazione e i e le FAQ dell’area marina protetta, procediamo navigando bel vicini alla costa. Un vero paradiso per gli appassionati della fotografia!

Ci fermiamo, dopo più di 20 miglia di navigazione, al campo boe di Vernazza che a detta di molti è il più paese più bello delle Cinque Terre. Scendiamo a terra con il nostro tender e ci prendiamo qualche ora per visitare con calma il paese e pranzare con la tipica focaccia ligure. Ripartiamo subito dopo pranzo per concederci il bagno in una delle calette migliori delle cinque terre, dove si arriva soltanto in barca: la Spiaggia del Canneto.
Salpiamo di nuovo l’ancora dopo esserci rinfrescati e goduti un po di pace per dirigerci a Portovenere, dove passeremo la notte al Pontile Ignazio. Stanchi da una giornata particolarmente intensa ci facciamo servire degli ottimi piatti al Timone, un ristorante-pizzeria situato a pochi passi dal pontile.
Giorno 6: Il golfo dei poeti
Ci svegliamo con calma l’indomani mattina a Portovenere e ci concediamo un bel giro del paese, fino su, al forte militare. Approfittiamo per comprare frutta e verdura fresca dal fruttivendolo del paese e ci ritroviamo in barca per pranzare a bordo. Ci prepariamo uno spaghetto con tonno fresco (appena comprato), pomodorini e pinoli!

Dopo pranzo molliamo gli ormeggi per andare ad ancorare dall’altro lato dell’isola Palmaria, dove ci aspetta un’altro ottimo bagno e un giro di Tino e Tinetto in SUP.
Tiriamo su l’ancora in serata, dirigendoci verso il Marina di Fezzano, all’interno del Golfo di La Spezia. Contrariamente a quanto si pensi questo tratto di mare è ricco di fantastici scorci, bellissime passeggiate sul mare e calette nascoste; per questo passeremo qui l’ultimo giorno di crociera.
Abbiamo l’imbarazzo della scelta per la serata: potremmo fermarci allo yacht club, andare in città a La Spezia, fare un giro a Lerici oppure fermarci in un ristorantino molto particolare che ci hanno consigliato.
L’equipaggio al completo decide di cedere alle tentazioni della gola e ci fermiamo da O chi o a ca toa ad assaggiare i loro piatti fantasiosi.
Giorno 7: Lerici e Bocca di Magra

Siamo già all’ultimo giorno della nostra settimana di crociera in Liguria. Ci svegliamo con calma, facciamo rifornimento di acqua, carburante e ripartiamo.
Decisi a godersi tutto ciò che ha da offrire il golfo ancoriamo a Le Grazie per andare a vedere le barche storiche che sono ormeggiate al famoso cantiere. Dopo un paio d’ore ripartiamo, alla ricerca di una caletta nascosta accanto a Lerici, bellissimo paese a cui passiamo davanti per scattare qualche fotografia. “La porta della caletta” ci offre un ultimo bagno spettacolare e un’altro fantastico giretto in SUP.
Mangiamo a bordo, prima di salpare di nuovo l’ancora, gustandoci un ottima caprese con basilico fresco e della focaccia ligure.
Nel primo pomeriggio lasciamo il Golfo dei Poeti, passando sotto il pittoresco borgo di Tellaro e salutiamo la Liguria, procedendo verso il prossimo porto, a Viareggio, dove passeremo la serata.
Non abbiamo ancora incontrato i delfini ma la navigazione in Liguria ci ha regalato paesaggi e colori che non incontreremo nelle altre regioni. Ne facciamo tesoro e andiamo avanti per scoprire altre coste.
Cosa ne pensate dei posti che abbiamo suggerito? Li consigliereste anche voi? Oppure pensate che ce ne siamo dimenticati altri di più belli?