
Se parliamo di nidi, il pensiero vola in alto nel cielo, sulla cima degli alberi, dove sono gli uccelli di solito a intrecciare pazientemente elaborate protezioni per le loro uova. Ma anche sott’acqua possiamo trovare dei nidi, lo scopo è lo stesso, quello di fornire un rifugio e di assicurare una sviluppo il più possibile sicuro alle uova. E gli artefici questa volta sono loro, i pesci.
Pesci che fanno dei nidi? Molti pesci abbandonano le loro uova all’acqua, affidando alle correnti (e al numero) il successo della riproduzione. Ma sono molti anche i pesci che privilegiano la qualità, che scelgono di deporre un numero minore di uova, ma cercano di aumentare le probabilità di schiusa proteggendole.
Un’annotazione. Tra i pesci di solito è il maschio che si occupa di costruire e difendere un nido. In una divisione dei compiti riproduttivi forse più equa di quella che noi mammiferi abbiamo evoluto, alla femmina spetta il dispendio energetico di produrre nuove uova. Al maschio, a cui oggettivamente costa molto meno in termini di energia produrre il nuovo sperma per fecondarle, tocca in compenso la fatica di difendere la prole.

E allora, mettiamo la maschera, e andiamo a vedere cosa succede sott’acqua. Non occorre scendere a grandi profondità, le specie di cui parlo sono visibili anche dalla superficie, facendo snorkeling. Basta un poco di pazienza, spirito di osservazione, e via. Il periodo migliore è la primavera, quando l’acqua comincia a riscaldarsi.
In Mediterraneo i pesci che costruiscono i nidi più elaborati sono i piccoli tordi del genere Symphodus (conosciuto in passato col nome, che qualcuno ancora usa, di Crenilabrus). I maschi, più grossi e colorati della femmina, ammucchiano alghe e frammenti di piante marine, e dopo che la femmina vi ha deposto le uova le fecondano, le ricoprono con un nuovo strato di alghe, e le difendono aggredendo i predatori. Il tordo grigio (Symphodus cinereus) dà al suo nido la forma di un igloo su fondale sabbioso.
![]() |
![]() |
Corteggiamento: il tordo grigio maschio, piu’ grande, invita una femmina a deporre nel suo nido. | Accoppiamento tra due castagnole. Il maschio (a destra) invita la femmina a deporre e feconda le sue uova. |

Nella comune castagnola (Chromis chromis), il maschio ripulisce una roccia e la femmina vi attaccherà le uova. Il maschio le feconda immediatamente e poi le difende dagli attacchi dei molti predatori.
Lo stesso fa il ghiozzo nero (Gobius niger jozo). Capita che il nido di un grosso maschio sia frequentato a turno da diverse femmine, che il maschio feconda diligentemente, salvo poi trovarsi a difendere un tappeto di uova, formato da molte deposizioni.
Insomma, per i guardoni delle attività riproduttive dei pesci c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sarebbe un peccato tenere la maschera a fare la muffa nel gavone!
Ti è piaciuto questo articolo? Ti interessa la vita sommersa dei mari? Leggi il nostro speciale tutto sulle meduse dei nostri mari. Se vuoi saperne di più oppure vorresti farmi delle domande? Scrivimi utilizzando lo spazio per i commenti, qui sotto!
Biologo marino, istruttore subacqueo, agente di viaggi specializzato per subacquei e snorkelers, fotografo, scrittore. E in fondo tutte queste attività ruotano attorno a quella principale, che consiste nel raccontare le storie degli animali del mare, aiutandomi con le mie immagini, e aiutandovi a andare a vederle di persona.