Bentornati tra le pagine del diario di bordo che racconta la crociera immaginaria del team di OrmeggiOnline. Un itinerario completo di porti, calette e luoghi da visitare, utile per chi desidera esplorare le nostre fantastiche coste in barca.
Può darsi che alcuni posti li conosciate già, magari ci siete anche stati, ma arrivarci in barca vi offrirà una prospettiva tutta nuova!
Non abbiate timori, ignorate la pigrizia e……. Buon Vento! 🙂
Leggi la prima parte di questo articolo sulla Sardegna in barca
Giorno 8: Da Alghero a Bosa
Sommario Articolo

Ci svegliamo cullati dalle piccole increspature che riescono ad entrare nel porto di Marina Aquatica, ad Alghero, dove siamo ormeggiati. Le gocce di rugiada che troviamo sul ponte sono ormai nostre compagne di viaggio e il loro luccichio rende il risveglio ancora più magico.
Oggi affronteremo le 20 miglia circa che ci separano dal porto di Bosa, un tratto di costa difficile, esposto e senza ripari naturali.
Ci concediamo una tranquilla colazione al bar, riforniamo brevemente la cambusa e, una volta pronti, molliamo gli ormeggi.

Lo spettacolo che si prospetta davanti ai nostri occhi una volta usciti dal golfo è davvero notevole. Le scogliere frastagliate, con i loro spunzoni sembrano in costante lotta con il mare!
Dopo circa 16 miglia raggiungiamo Cala Managu, splendida caletta ben riparata e nascosta. Ci fermiamo qui per un bagno, un giro in SUP e per pranzare.
Ripartiamo a pomeriggio inoltrato, dirigendoci verso il porto di Bosa, dove passeremo la notte. Dopo aver sistemato la barca risaliamo il fiume in tender, verso il centro della città e ci fermiamo per la cena al ristorante Verde Fiume.
Giorno 9: Le rovine di Tharros

Il nono giorno di Sardegna in barca la sveglia suona abbastanza presto, vista la navigazione impegnativa che dovremo affrontare. Per le 8.00 di mattina molliamo gli ormeggi dal porto di Bosa e facciamo rotta verso sud, accompagnati dal maestrale che soffia ormai da qualche giorno.
Tiriamo dritto per circa 20 miglia e dopo aver doppiato capo Mannu ci fermiamo all’Isolotto di Mal di Ventre. Il nome di questo fazzoletto di terra non ha nulla a che fare con il mal di pancia ma deriva da una cattiva interpretazione del nome sardo Manu Entu (vento cattivo).

Pranziamo a bordo prima di tirare su l’ancora, con un ottimo spaghetto alla bottarga, acquistata ieri a Bosa.
Senza esitare troppo issiamo l’ancora non appena la cambusa è tornata in ordine e percorriamo le 10 miglia che rimangono per Tharros. Il paese è famoso per le rovine di una città fenicia, costruita su un insediamento proto-sardo dell’età del bronzo.
Una volta ancorato, proprio davanti al sito archeologico, scendiamo a terra per immergerci nella storia di un epoca molto lontana. Più recente ma sempre molto antica e degna di una visita è la chiesa di San Giovanni di Sinis, in paese.
Giorno 10: Da Tharros a Carloforte
La costa orientale della Sardegna scarseggia di approdi riparati e adatti ad ospitare una barca da crociera di medie dimensioni. In tanti anni la situazione purtroppo non è ancora cambiata ed è per questo che in pochi si accingono ad affrontare quello che è anche uno dei tratti di mare più difficili d’Italia.

Le 45 miglia che dovremo percorrere oggi ci permetteranno di raggiungere il primo porto disponibile, ovvero quello di Carloforte.
Partiamo sempre verso le 8 del mattino e facciamo rotta verso sud organizzando dei turni al timone per non sovraccaricare nessuno.
Ci fermiamo solo per un rapido bagno di fronte a Portixeddu poi continuiamo il nostro viaggio, arrivando in porto a Carloforte verso metà pomeriggio. Poiché il tempo ci è stato amico siamo un po in anticipo ma calcolare i tempi troppo precisi sarebbe stato un rischio!
Possiamo sfruttare il resto del pomeriggio per sistemare la barca, riposarsi e passeggiare per le vie del paese.
Sentir parlare genovese con accento sardo è davvero strano! Per la cena vi consigliamo l’Osteria della Tonnara, proprio accanto al porto.

Giorno 11: l’Isola di San Pietro
Per riposarci dalla lunga navigazione del giorno precedente, oggi visiteremo bene l’Isola di San Pietro.
L’isola è di origine vulcanica. La costa occidentale, dominata dal faro di Capo Sandalo presenta scogliere a picco sul mare con grotte, insenature, falesie, piscine naturali e diverse piccole spiagge. La costa orientale, sulla quale si affaccia Carloforte, è invece bassa, pianeggiante e sabbiosa.
Al largo della costa nord-orientale vi sono due piccole isole: la piccolissima isola dei Ratti e la più ampia Isola Piana che ospita i fabbricati della tonnara più importante della Sardegna, ora trasformati in un villaggio residenziale e turistico.
Nell’entroterra si possono trovare numerosi stagni e paludi, piccoli orti a conduzione familiare e varie testimonianze del passaggio di Fenici, Romani e Sardi.
Interessante sapere che nel periodo compreso tra il 15 maggio ed il 15 giugno, al passaggio dei tonni lungo le coste delle isole di Sant’Antioco e di San Pietro, viene effettuata la “calata della tonnara” ossia la tradizionale impresa collettiva di pesca del tonno rosso.
Poiché l’interno non offre particolari attrazioni decidiamo di circumnavigare l’isola con molta calma e di fermarci in un paio di attraenti calette sulla costa occidentale. Con il freschissimo tonno acquistato questa mattina prepariamo un ottimo carpaccio di tonno, accompagnato da un croccantissimo Pane Carasau!
Passiamo la serata a Calasetta, pittoresco villaggio di pescatori sull’isola di S. Antioco e ceniamo da Pappa Buffa e Bae.
Giorno 12: Le Spiagge Bianche e Porto Zafferano

Il dodicesimo giorno di Sardegna in barca Calasetta ci offre un ottimo inizio. Uscendo dal tambuccio troviamo un porticciolo in piena attività e veniamo contagiati da tutta quella energia.
Mollando gli ormeggi, poco dopo la colazione salutiamo definitivamente l’isola di S. Antioco e proseguiamo verso la nostra prossima tappa. Le spiagge bianche ad est di Porto Pino sono famose in tutto il mondo e non possiamo assolutamente perdercele! Con circa 20 miglia di navigazione raggiungiamo le proverbiali acque azzurre e nulla potrebbe scoraggiare il nostro tuffo.

Restiamo all’ancora per il tempo del pranzo e prepariamo una gustosa insalata di mare.
Nel primo pomeriggio issiamo l’ancora e ci dirigiamo verso il magnifico Porto Zafferano, una caletta situata all’interno dell’area militare, raggiungibile solo in barca e visitabile solo nei mesi di Luglio e Agosto. Potete immaginare che spettacolo sia!
Passeremo la notte nel Marina di Teulada, che offre un ottimo servizio, anche se resta un po’ isolato dal paese.
Giorno 13: Teuerredda e Cala Cipolla

La nostra seconda settimana di crociera in Sardegna sta volgendo al termine ma abbiamo ancora due splendide spiagge da esplorare! Salpiamo dal marina di Teulada al mattino e dopo poche miglia siamo a Teuerredda, spiaggia di una bellezza unica.
Fine sabbia bianca, acque cristalline e un isolotto dalle coste frastagliate, posti come questo non capitano tutti i giorni!
Pranziamo con un semplice e salutare risotto alle verdure.

Subito dopo aver riposto tutto partiamo nuovamente per fermarci a fare un rapido bagno a Cala Cipolla, una profonda insenatura poco distante.
Nel tardo pomeriggio raggiungeremo Cagliari per ormeggiare al marina di Portus Karalis, dove passeremo la notte.
Sembra che la pizza di La Margherita sia da oscar e noi non ci tiriamo indietro!
Cosa ne pensi di questo itinerario? Lascia un feedback sui luoghi che hai visto!