Ebbene, eccoci qui! Con il primo articolo sulla Sardegna in barca abbiamo esplorato la Costa Smeralda e Stintino, poi siamo scesi verso Sud, lungo la costa Est, fino ad arrivare a Cagliari ed ora completeremo la nostra crociera risalendo verso Nord.
Navigheremo lungo tutta la costa Ovest per chiudere la nostra circumnavigazione dell’Isola. Chissà quali altri paesaggi incantati ci aspettano!
Giorno 14: Da Cagliari a Villasimius
Sommario Articolo
Quando ci svegliamo, verso le 8.00 del mattino il porto di Cagliari è già in piena attività: pescherecci, traghetti, navi che entrano ed escono dalla diga, come se non avessero dormito affatto.
Un oretta per fare colazione, lavarsi, prepararsi e verso le 9.00 del mattino siamo pronti (armati di zaino e guide turistiche) per esplorare la città. Cagliari è da sempre centro amministrativo della regione (fin dai tempi dei romani) e, come Roma, è stata costruita su 7 colli, ognuno dei quali identifica un diverso quartiere. Girando per la città si incontrano perciò zone pianeggianti, dove si trovano gli edifici più nuovi e zone collinari, con i centri storici. Grazie al clima favorevole, alla posizione geografica e all’abbondante presenza di acqua, Cagliari ha ospitato quasi tutte le civiltà e la città è piena delle loro testimonianze.

Il nostro giro finisce (come programmato) all’ora di pranzo, quando torniamo tutti a bordo. Non volendo perdere tempo molliamo gli ormeggi e partiamo mentre qualcuno si occupa del pranzo. Mangeremo durante la navigazione.

Il menù di oggi prevede un bel piatto di Malloreddus con sugo crudo, in onore dell’isola. Un piatto semplice da preparare e fresco!
Dopo circa due ore di navigazione raggiungiamo la nostra prima meta: la baia di Capo Boi, dove ci fermiamo per un po di relax e un bagno rigenerante. Non è più caldo come un mese fa ma in acqua si sta benissimo!
Ci decidiamo ad issare l’ancora solo nel tardo pomeriggio, per raggiungere il bellissimo e moderno Marina di Villasimius, dove dormiremo. Poiché il porto (se pur molto attrezzato) rimane lontano dal paese, ceniamo in barca con il pesce acquistato questa mattina a Cagliari.
Giorno 15: Punta Molentis e Cala Pira
La nostra crociera sarda riprende presto, al mattino del quindicesimo giorno. Sarà una giornata piena e non c’è tempo da perdere!

Molliamo gli ormeggi del porto di Villasimius, giriamo intorno al promontorio e ci dirigiamo direttamente alla splendida Punta Molentis. Il grosso scoglio, ancora collegato all’isola attraverso una sottile striscia di spiaggia, rende il paesaggio davvero suggestivo!
Il luogo è perfetto anche per il nostro amato SUP, con cui possiamo avvicinarci fino a toccare le rocce.
Dopo circa tre ore riprendiamo il largo, per percorrere le poche miglia che ci separano dalla seconda tappa di oggi: la baia di Cala Pira.
Un po meno speciale ma sempre stupenda, Cala Pira ci ospita per un altro paio d’ore, durante le quali pranziamo con Pane Carasau, pomori e ricotta dura.
A questo punto abbiamo ancora da percorrere circa 17 miglia prima di arrivare al Marina di Villa Putzu a Porto Corallo. Anche qui il paese è lontano perciò non possiamo fare altro che passare una serata tranquilla in barca.
Il tratto di mare che dovremo percorrere oggi è piuttosto lungo poiché il porto di Santa Maria Navarrese si trova a circa 34 miglia di distanza. Come sempre succede quando soffia il Maestrale (quasi sempre), dal lato orientale dell’isola ci si trova a navigare con mare piatto e un discreto vento. Situazione ideale per la vela, specie se ci si tiene abbastanza lontani da non risentire dei giri di vento che si formano sottocosta.
Noi approfittiamo di questo e della mancanza di cale degne di nota per goderci una bella giornata di vela, senza accendere mail il motore. Tentiamo anche di pescare qualcosa alla traina ma con scarsi risultati… 🙁
Verso metà pomeriggio entriamo nel super-organizzato porto di Santa Maria Navarrese. Ci rimane tutto il tempo per lavare la barca, fare rifornimento, rinfrescarsi e prepararsi per la serata. Ceniamo da MeC Puddu’s, sul lungomare del paese, specializzato in cucina sarda!

Giorno 17: Il Golfo di Orosei

Giunti quasi alla fine della nostra crociera ci aspetta ancora uno dei tratti più belli di costa: il Golfo di Orosei. Tra le rocce rosse a strapiombo sul mare si affacciano numerose e idilliache calette, difficilmente raggiungibili via terra.
Assolutamente da visitare anche le grotte del bue marino, ricche di stalattiti e stalagmiti che si specchiano nelle acque limpide.
Partendo dal marina di Santa Maria Navarrese al mattino, superiamo il Capo di Monte Santo e ci fermiamo solo a Cala SIsine, saltando aimé altre bellissime spiagge come Cala Goloritzè e Cala Mariolu.

Dopo il pranzo, a base di orecchiette con vongole e curry, ripartiamo con calma e percorriamo poche miglia per arrivare a Cala Luna e visitare le mitiche grotte.
Issiamo l’ancora nel tardo pomeriggio, ancora affascinati da quanto visto oggi, e procediamo per il porto di Cala Gonone, unico marina in questo tratto di costa. In alta stagione non è affatto facile trovare posto in porto e spesso bisogna rimanere a dormire in rada.
Il paese non è grande ma noi ci accontentiamo di sgranchire le gambe e cenare a La Favorita, non molto lontano dal porto.
Giorno 18: Da Cala Gonone a Porto Ottiolu
Rinfrescata, colazione e via di nuovo al largo! Oggi percorreremo le 27 miglia che ci separano da Porto Ottiolu con le solite due tappe per i bagni.

Prima di lasciare il golfo di Orosei ci fermiamo a Cala Cartoe, a poche miglia dal porto. È una spiaggia di piccole dimensioni, solitaria e selvaggia con sabbia dorata e mare verde-azzurro. Una curiosità carina da sapere è che Cala Cartoe ha ospitato il set cinematografico per i film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” e il suo remake “Travolti dal destino“, diretto da Guy Ritchie con Madonna protagonista.

Nella tarda mattinata ripartiamo e percorriamo a vela circa 16 miglia, fino ad arrivare a Capo Comino. Gettiamo l’ancora subito a nord dell’isoletta e, avendo già mangiato in navigazione, non ci mettiamo molto ad attrezzarci per esplorare quest’altro luogo da cartolina.
Un po di snorkeling è d’obbligo e il posto si presta perfettamente anche al SUP!
Per i sub esperti, a poche centinaia di metri dalla costa di Capo Comino, si trovano i resti di una flotta romana del periodo di Nerone ed altri relitti.
Rientriamo nel tardo pomeriggio a Porto Ottiolu, primo vero porto turistico della vivace Gallura. Qui sono facilmente accessibili negozi, supermercati, ristoranti ed altri eccellenti servizi. Ne approfittiamo per fare tutti i rifornimenti e per cenare a terra da Il Colle.
Giorno 19: Rientro ad Olbia

Questo è davvero l’ultimo giorno di crociera in Sardegna e, senza rimpianti, iniziamo la giornata decisi a godere delle meraviglie dell’isola fino alla fine. Il programma di oggi prevede di raggiungere il porto di Olbia, dai cui poi partiremo per la traversata, ma lungo la rotta non mancano certo luoghi da visitare!
La prima sosta è Cala Brandinchi, appena prima di Capo Coda Cavallo. La spiaggia ha un fondo di sabbia chiara molto fine, dai riflessi brillanti, ed è circondata da una pineta e da dune. Proprio da qui il 17 ottobre del 1867, dopo una fortunosa fuga da Caprera, Giuseppe Garibaldi si imbarcò sulla “San Francesco” per raggiungere Piombino e tentare di liberare Roma.
Pranziamo alla fonda, gustandoci un ricco piatto di bucatini con le sarde e poi, con molta calma ripartiamo, alla volta dell’imponente Isola di Tavolara. Larga 6 km e con un altezza massima di oltre 500 m sembra uno scherzo della natura, una sfida della terra al cielo. Attualmente l’isola appartiene ad un antica famiglia tranne una parte che è stata espropriata dalla NATO e gestita dalla Marina Militare. L’isola non può essere visitata senza il consenso dei proprietari ma è possibile ancorare a Cala Spalmatore, verso Sud-Ovest.

È questa la nostra ultima sosta e per l’ora di cena siamo ormeggiati nel porto di Olbia. I nostri 20 giorni di Sardegna in barca si concludono con un brindisi e una cena da Dolceacqua.
Abbiamo completato la circumnavigazione della Sardegna in circa 20 giorni, che ci hanno permesso di esplorare i posti migliori dell’isola. Nei mesi estivi sono rare le giornate di vento troppo forte e noi non abbiamo mai dovuto affrontare condizioni tali da imporre soste prolungate in porto. Come sempre però, se pianificate una crociera in Sardegna siate flessibili, tenetevi pronti a saltare una tappa o prolungarne una, se necessario.
Con questo articolo la crociera immaginaria di OrmeggiOnline finisce e ci rivedremo il prossimo anno per esplorare tante altre regioni d’Italia!
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