La crociera immaginaria del team di OrmeggiOnline intorno alle coste d’Italia riprende dal nord della Sardegna. Con il precedente articolo, sulla Toscana del sud, ci eravamo lasciati a Cala Galera, poco prima del confine con il Lazio e, dopo una lunga ma tranquilla traversata, ci ritroviamo in Costa Smeralda. Ecco il nostro diario di bordo: un itinerario completo con porti, ancoraggi e paesi da visitare, utile per chi decide di esplorare la Sardegna in barca.
Giorno 1: Costa Smeralda
Sommario Articolo
Il primo giorno della nostra crociera in Sardegna inizia a Porto Oro, un grazioso e ben riparato porticciolo a sud di Porto Rotondo. Ancora stanchi dalla traversata del giorno prima abbiamo deciso di non mettere sveglie. La giornata di oggi prevede solo 18 miglia di navigazione, con due tappe e molto relax.

Verso le 10 di mattina siamo comunque pronti a salpare, curiosi di avventurarci in quelle acque dal colore proverbiale e pochi minuti dopo stiamo già attraversando l’imboccatura del porto.
Procedendo con calma per godere del panorama, giriamo intorno al promontorio di Porto Rotondo per dirigerci alla cala Razza di Giungo dove faremo il nostro primo bagno!
La spiaggia di Razza di Juncu, indicata da Legambiente come una delle spiagge più belle d’Italia, è famosa per le acque del suo mare, di un intenso color smeraldo. Alle spalle di questa bianca spiaggia si apre una zona palustre, dove cresce la tipica vegetazione di giunchi che ha dato il nome alla zona.

Ci ritroviamo a bordo per pranzo, dopo il miracoloso bagno e, intaccando le riserve di scatolame della cambusa, ci prepariamo un ottima insalata di riso!
L’ancora viene salpata solo verso le 16 del pomeriggio, dopo un po di riposo, e procediamo in direzione nord-ovest, passando accanto alle Isole Nibani e l’Isola delle Bisce.
Ci fermiamo dopo circa 13 miglia di navigazione, nel golfo a sud di Capo Ferro, altra bellissima rada dove fare il bagno e un giretto in SUP.
Passeremo la notte nel porto di Cannigione, antico borgo di pescatori diventato ormai meta turistica, ormeggiando al Pontile dei Fiori o al Pontile Albatros. Il posto merita una bella passeggiata, con cenetta al ristorante Al Novantuno!
Giorno 2: Caprera e La Maddalena
Ci alziamo ben riposati e carichi, pronti per iniziare l’esplorazione del meraviglioso arcipelago de La Maddalena. Visitare questo angolo di paradiso è consentito ma le regole del parco sono molto restrittive ed è necessario fare molta attenzione, per non incorrere in dure sanzioni o comunque contribuire alla rovina del parco.

Lasciamo definitivamente il caratteristico borgo di Cannigione e percorriamo le 7 miglia che ci separano dalla nostra prima meta, accompagnati da un bel venticello di Maestrale. In tarda mattinata siamo a Cala Coticcio, splendida baia sul lato est dell’Isola di Caprera, contornata da rocce di colore rosato. Al largo emergono gli isolotti dei Monaci, nome alternativo al più poetico isolotti degli Sperduti di Caprera.
Grazie ai rifornimenti fatti la sera prima a Cannigione, oggi mettiamo in tavola delle Orate cotte in padella, verdura e frutta fresca!
Come è ormai tradizione dopo il pranzo l’equipaggio si riposa, dedicandosi ognuno alle proprie attività come la lettura, la visione di un film o schiacciando un vero e proprio sonnellino all’ombra.
Ci muoviamo con calma, nel primo pomeriggio, girando intorno alla punta nord di Caprera per passare alla seconda Isola, quella de La Maddalena.
Questa sera ormeggeremo ad una delle boe del Marina di Giardinelli ma non prima di concederci un altro bagno ad Ovest dell’Isolotto dei Giardinelli.
Giorno 3: Santa Maria, Spargi e Santa Teresa di Gallura
Poter aprire gli occhi a La Maddalena è un privilegio per pochi, per questo assaporiamo ogni momento del risveglio con una ricca e tranquilla colazione in pozzetto. L’isola meriterebbe almeno un altro giorno, magari da dedicare ad un bel trekking, ma la nostra crociera è lunga e così decidiamo di ripartire.

Dopo aver salutato il cortese personale del marina, molliamo gli ormeggi e facciamo rotta verso Nord-Est, alla volta dell’Isola di Santa Maria, dove risiede stabilmente una sola famiglia.
Gettiamo l’ancora a Sud dell’Isola e a Nord della spiaggia rosa di Budelli, che purtroppo possiamo solo ammirare da lontano a causa dei rigidi divieti. Un tuffo in queste acque azzurre è veramente d’obbligo!!

Una parte dell’equipaggio è risalita prima in barca perciò troviamo ad aspettaci in pozzetto un’invitante pasta fredda con pomodorini, tonno e olive nere.
La siesta di oggi viene rimandata alla prossima cala, ultima tappa dell’arcipelago, sulla costa meridionale dell’isola di Spargi. Cala Corsara è formata da 4 spiaggette ornate ad est da piccole dune su cui guadagnano spazio piante rare ed endemiche, come la rosa e il giglio marino. Nella parte occidentale il mare e il vento hanno modellato gli scogli di granito in forme fantasiose.
Nel tardo pomeriggio siamo di nuovo in Sardegna, nel golfo di Santa Teresa di Gallura, dove passeremo la serata con passeggiata e cena al Marlin.
Giorno 4: Isola rossa e Castelsardo

Il quarto giorno di Sardegna in barca inizia abbastanza presto al mattino. Oggi dovremo percorrere circa 30 miglia di costa verso ovest, probabilmente con vento al traverso.
Salutiamo definitivamente Santa Teresa di Gallura e usciamo dal profondo golfo che la accoglie girando intorno a Capo Testa. Superiamo i paesi di Portobello e Costa paradiso per fermarci a fare un bagno veloce nei pressi di Isola Rossa, località dalle caratteristiche rocce.
Nel pomeriggio, dopo altre 10 miglia raggiungiamo Castelsardo, la nostra tappa giornaliera. L’orario ci permette di fare tutti i rifornimenti ed andare alla scoperta del borgo medioevale. Per cenare scegliamo la Trattoria da Toti, in pieno centro ma raggiungibile anche a piedi dal porto.

Giorno 5: Stintino

Il programma del quinto giorno di crociera in Sardegna prevede di navigare da Castelsardo, dove ci svegliamo, a Stintino per la prossima nottata. Questo tratto di costa è molto turistico e non ci sono calette di particolare bellezza per questo abbiamo deciso di tagliare il Golfo dell’Asinara ed andare direttamente a Stintino. Tra i due paesi ci sono circa 21 miglia di mare perciò partiamo con calma al mattino e prima di pranzo siamo già arrivati a destinazione.
Prima di ormeggiare in paese percorriamo ancora 2 miglia verso nord e gettiamo l’ancora nella mitica baia de La Pelosa, situata tra il promontorio di Stintino e l’Isola Asinara. Dal mare turchese e oltremodo trasparente spunta l’isolotto con la torre di origine aragonese, edificata nel 1578 a difesa del litorale.
La fame scatenata dalla navigazione ci fa azzardare una pasta con gorgonzola e noci, non troppo estiva ma veramente gustosa!
Passeremo la notte nel Marina di Stintino e la serata ad esplorare le vie del paese.
Giorno 6: Asinara
Ci svegliamo presto nel porto di Stintino e per il 6 giorno abbiamo un programma un po diverso:
l’Isola dell’Asinara merita assolutamente una visita a terra per ammirare i cavalli allo stato brado, le famiglie di cinghiali, la gabbianella corsa, i tipici asinelli bianchi e visitare i vecchi edifici del penitenziario. Le regole dell’area marina protetta consentono la navigazione a vela e l’ormeggio ad uno dei gavitelli del parco ma noi scegliamo di partecipare ad una delle comode visite organizzate, che partono ogni giorno da Stintino. Sull’isola non esistono negozi dove acquistare cibarie, quindi partiamo muniti di pranzo al sacco.
Questo il link con tutte le informazioni per chi desidera visitare il parco
Giorno 7: Alghero

L’ultimo giorno la sveglia suona molto presto al mattino, ci aspettano ben 40 miglia di navigazione, lungo il tratto di costa più difficile della Sardegna. Dovremo infatti attraversare il meraviglioso passo dei Fornelli per poi fare rotta a Sud, seguendo l’impervia costa occidentale dell’isola. Questo tratto di mare è completamente esposto al forte vento proveniente dal golfo del Leone e soggetto alla formazione di onde, inoltre la costa non presenta ripari naturali e non esistono approdi.
Prima di partire abbiamo controllato attentamente le previsioni meteo e rimaniamo comunque sintonizzati per ascoltare eventuali avvisi di burrasca.
Verso le 8 del mattino abbiamo già superato le “colonne d’Ercole” sarde, e il Maestrale inizia ad accompagnarci nel lungo bordo di lasco.
Non ci concediamo alcuna sosta a causa del vento che continua ad aumentare e raggiungiamo la nostra meta, il porto di Marina Aquatica, dopo circa 5 ore di navigazione.
Alghero è una città turistica con notevole storia alle spalle, ben pulita e ricca di locali. Per cena scegliamo il ristorante Movida, vicinissimo al porto, su indicazione di alcuni nostri amici.
Questo un possibile itinerario per 7 giorni di Crociera nel nord della Sardegna, con il solo ultimo giorno come variante. Noi terminiamo la crociera ad Alghero per continuare poi verso Sud ma se avete solo una settimana consigliamo di fermarsi un giorno in più in Costa Smeralda e concludere la crociera con la visita all’Asinara.
Cosa ne pensate? Siete già stati in alcuni dei posti descritti? Avete altri suggerimenti?