La spiaggia della Pelosa resta, secondo il parere di molti, la spiaggia più bella della Sardegna, d’Italia e persino d’Europa. Il turchese della sua acqua e la finissima sabbia bianca creano in effetti delle sfumature di colore che non hanno nulla da invidiare alle più belle spiagge tropicali. In alta stagione la calca di bagnanti in stile “Rimini” o “Riccione” non permette di apprezzare a pieno la bellezza del posto ma con un po’ di fortuna, capitando in mesi meno turistici, c’è da rimanere a bocca aperta.
La spiaggia della Pelosa è situata nel golfo dell’Asinara, all’estremità nord-est di Capo Falcone. La barriera naturale formata dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara proteggono la spiaggia dal mare aperto e dal maestrale.
La tipica macchia mediterranea sarda funge da cornice alla spiaggia della Pelosa ma purtroppo nel corso degli anni è stata danneggiata dal turismo selvaggio, tanto che per tutelarla è stato necessario imporre dei rigidi divieti.
Di fronte alla spiaggia si trova un isolotto (chiamato appunto della Pelosa), raggiungibile a piedi grazie ad una lingua di basso fondale. Sull’isolotto sorge la torre aragonese, edificata nel 1578 a difesa del litorale, che caratterizza tutte le fotografie della spiaggia. Sulla zona si staglia anche l’antica torre saracena detta del Falcone, in roccia granitica, anch’essa raggiungibile a piedi.
l’Isola Piana ospita invece una torre spagnola alta 18 metri chiamata Torre della Finanza, edificata nel XVI secolo e restaurata nel 1931.
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10 altre cose da fare a Stintino
Stintino, assieme all’omonima penisola rappresenta l’ultimo lembo di Sardegna, prima dell’isola dell’Asinara, situata a breve distanza. Quest’ultima ospita il Parco Nazionale dell’Asinara, istituito nel 1997, per il quale Stintino rappresenta l’imbarco più prossimo. Il nome del paese deriva dal termine isthintìnu o sthintìnu, che in sassarese significa intestino o budello.
Da un lato il promontorio è bagnato dal ventoso e burrascoso Mar di Sardegna, con le sue alte e irregolari scogliere, mentre dall’altro il paese si affaccia nel golfo dell’Asinara, con litorali bassi e spiaggiosi.
- Visitare l’isola dell’Asinara, parco nazionale con accesso libero per quanto riguarda la terra. L’isola è separata dalla piccola Isola Piana da uno stretto canale navigabile, il cosiddetto Passaggio dei Fornelli. Da vedere ci sono il castello, le torri, l’ossario, i resti del vecchio carcere e diverse magnifiche spiagge come Cala d’Oliva, Cala D’arena, Cala Ponzesi e Cala S. Andrea. Se siete amanti del diving o se semplicemente vi piacerebbe vedere anche cosa c’è sott’acqua vi consiglio una bella immersione guidata nel parco dell’Asinara. Esistono molti diving center in zona e non sarà difficile trovarne uno.
- Scoprire le altre splendide spiagge del litorale stintinese come Le Saline, Il Gabbiano, L’Ancora, Ezzi Mannu, Pazzona e Punta Negra. In effetti vi è l’imbarazzo della scelta!
- Partecipare alla processione via mare che si tiene ogni 8 settembre in onore della Madonna della Difesa, patrona del paese. Il simulacro viene trasportato dalle barche dei pescatori in una processione a mare a ricordo della fondazione della Confraternita del 1885.
- Visitare il Museo della Tonnara, collocato sulla banchina del porto, che raccoglie e narra le vicende dell’industria tipica locale.
- Assaggiare le specialità culinarie locali come la Zuppa di patate e aragosta, il Polpo in agliata, il Polpo alla stintinese e la Tumbarella, un dolce di ricotta tipico del periodo pasquale.
- Lasciarsi tentare dalle golosità del Biscottificio Demelas. “Se siete dalle parti di stintino o Sassari, non potete andar via senza passare per questo biscottificio, ottima qualità prezzo è gentilissimi i proprietari. I migliori souvenir da portare a casa!!!!” Questa è l’opinione di Roberta. Scopri cos’altro dicono gli utenti di tripadvisor
- Visitare la chiesa della Vergine Immacolata, costruita nel 1934 e situata nel centro del paese.
- Fare un giro in porto tra le vele latine. Molte famiglie hanno erediatato questo tipo di imbarcazioni dalle generazioni passate e la nota “Regata Vela Latina“, che si tiene dal 1983 a Stintino ha contribuito a preservarle, almeno fino ad oggi. Leggi “Chi salverà la vela latina di Stintino”.
- Una passeggiata allo Stagno di Casaraccio, importante riserva riproduttiva per l’avifauna.
- Fare un tuffo nel passato al Nuraghe di Unia, situato 10 km a Sud di Stintino. Coordinate: 40°52’2″N 8°13’41″E. Non è assolutamente certo l’uso cui i nuraghi fossero destinati, abitazione, forse anche tombe, o più probabilmente difesa, ma quello che è straordinario è l’opera ingenieristica che ha consentito una sopravvivenza per millenni, così come la capacità realizzativa (ancora oggi non è noto il metodo usato per sollevare questi massi di oltre 10 metri).
Regole di ancoraggio e navigazione per la spiaggia e il passo della Pelosa
E` consentito l`ancoraggio in qualsiasi punto del passaggio senza divieti, ma ovviamente bisogna prestare attenzione ai bassi fondali (costituiti da sabbia e rocce), sopratutti in prossimità delle spiagge.
A Sud-Est dell`Isola Piana una boa gialla delimita una lingua di bassofondo di sabbia, che va lasciata sempre a Ovest.

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Per questo itinerario consigliamo il Marina di Stintino, situato nella parte Nord-Est del porto di Stintino, in località Tanca Manna; oppure il Marina Turritana all’interno del porto commerciale di Porto Torres, a distanza di qualche miglia verso Est dalla spiaggia della Pelosa. Oppure CERCA UN POSTO BARCA |