Con questo articolo andiamo a fare un po di chiarezza su quali sono e come funzionano le vele di prua per le andature portanti. Darò per acquisiti certi termini e concetti base della vela ma se servisse una rinfrescatina ci sono le lezioni del nostro corso.
Nell’armo classico le barche vengono dotate di due vele:fiocco/genoa e randa. Se però avete provato almeno una volta ad andare di poppa con le vele a farfalla vi sarete sicuramente resi conto che non è una soluzione ottimale.
Le due vele principali (di cui non potremmo fare a meno) sono costruite e disposte per funzionare in tutte le andature ma quando poggiamo, fino ad arrivare al gran lasco o alla poppa, la randa tende a coprire il fiocco e la loro conformazione non gli permette di lavorare al meglio.
L’iter più frequente quando ci si trova a dover navigare in poppa (regate escluse) è il seguente:
- si stabilisce la rotta,
- si regolano le vele in modo che lavorino meglio possibile,
- con poco vento si trova un modo più o meno ingegnoso per tenere fermo il boma,
- ci si rende conto dalla scia che la velocità è terribilmente calata,
- si comincia ad asfissiare per la totale mancanza di aria percepibile,
- dopo un lasso di tempo, che è direttamente proporzionale alla capacità di sopportazione dell’equipaggio, si orza e si riporta la barca al lasco oppure si accende il motore. 😀
In conclusione possiamo evitare gran lasco e poppa, accendere sempre il motore, prendersela con molta calma e approfittare per farsi una bel piatto di spaghetti oppure pensare di acquistare una vela apposita. (Ovviamente chi fa regate non ha scelta)
Spinnaker e gennaker sono vele progettate apposta per le andature portanti e, sfruttando il vento al meglio, permettono di navigare a velocità accettabili (se non buone) anche in poppa. Ovviamente ne esistono innumerevoli varianti, con forme, colori, materiali e grammature studiate per una funzione specifica o precise intensità di vento.
Andiamo ad analizzare nello specifico queste due tipologie di vele…
SPINNAKER
Lo spinnaker è una vela di prua molto leggera, caratterizzata da colori vivaci e generalmente ben più grande del genoa. La sua forma “panciuta” la rende particolarmente efficace nelle andature di lasco e poppa. I materiali di costruzione possono essere il Nylon o laminati di poliestere mentre le grammature variano a seconda del lavoro che la vela dovrà svolgere (grammature più pesanti per venti forti e viceversa per venti deboli).
Lo spinnaker è controllato da soli tre punti: il punto di drizza, con cui la vela viene issata e ammainata e i punti di mura e scotta che si alternano durante l’uso. Per mantenere la vela ben fuori dalla prua della barca occorre fissare sempre il punto di mura al tangone.
Le regolazioni si effettuano mediante due cime: il braccio, che va dalla barca al tangone e la scotta che va dalla barca all’altro vertice.
Tutte queste caratteristiche e appendici rendono lo spinnaker tanto efficace quanto complesso da manovrare; non sono infatti semplici né le manovre di issata ed ammainata, né quelle relative al cambio di mure (abbattuta). Per questo motivo l’utilizzo dello spinnaker è sempre più limitato al mondo delle regate, dove la velocità conta molto di più e si ha sempre a disposizione un equipaggio capace.
GENNAKER
Il gennaker (il cui nome deriva dalla fusione di genoa e spinnaker) è sempre una vela di prua molto leggera, studiata per le andature portanti e spesso molto colorata. Presenta però delle notevoli differenze rispetto allo spinnaker:
- è asimmetrica,
- è generalmente più piccolo,
- il punto di mura è fissato ad un appendice di prua chiamata bompresso,
- non necessità di tangone.
Per queste sue caratteristiche il gennaker è molto più semplice da manovrare e mantiene la navigazione stabile e sicura, quindi più indicato per equipaggi meno esperti (o meno numerosi) e imbarcazioni da crociera.
In realtà affermare che spinnaker e gennaker svolgono le stesse funzioni non è esatto. Le forme, ben differenti, rendono il primo molto efficiente tra il granlasco e la poppa piena mentre il secondo lavora al meglio con andature tra il traverso e il lasco.
La maggior parte delle nuove barche nasce già con bompresso ma non è obbligatorio averlo per utilizzare il gennaker. È possibile murare la vela direttamente sul musone di prua, a patto di attaccarla a qualcosa di solido e che il pulpito non sia d’intralcio.
Altrimenti, nel caso la vostra barca non ne sia equipaggiata, potete sempre costruire un bompresso per il gennaker.
Come per lo spinnaker, forme e grammature variano a seconda dei modelli e delle barche, mentre i materiali sono sempre il nylon o laminati di poliestere.
Per facilitare ancora l’utilizzo del gennaker è possibile acquistare una calza o rollare la vela con un frullone simile a quello del genoa. Entrambi i sistemi semplificano notevolmente l’issata e l’ammainata.