Durante i primi cinque giorni di crociera in Toscana siamo partiti da Viareggio per esplorare le coste continentali, dell’Isola d’Elba e dell’Isola di Capraia. Riprendiamo perciò la nostra rotta da dove l’abbiamo lasciata con l’ultimo articolo: dalla notte passata in rada a Fetovaia.
Buona Lettura!
Sommario Articolo
Giorno 6: Baia degli Acquarilli e Porto Azzurro
Cosa c’è di meglio che svegliarsi in barca, la mattina presto, con un leggero dondolio e quel profumo di mare? Ci alziamo assaporando ogni momento: dalla splendida vista sull’insenatura di Fetovaia, ancora vuota, al bagno nell’acqua cristallina. Per non parlare del caffè, che bevuto sul ponte ha un sapore tutto suo!
Dopo il risveglio da sogno ci prepariamo a salpare per continuare la nostra crociera intorno all’Italia; oggi sarà l’ultimo giorno che passeremo all’Isola d’Elba e abbiamo ancora tanto da vedere.
Come prima tappa, dopo circa 10 miglia, ci fermiamo per un bagno nelle limpide acque della Spiaggia degli Acquarilli. Ci siamo lasciati tentare da alcune ottime recensioni e ne è valsa la pena! Unico avvertimento, giusto per non incorrere in strane sorprese: la spiaggia è frequentata dai nudisti.
Solo dopo un bel giro in SUP ci rendiamo conto di avere fame e il menù di oggi prevede Friselle con pomodoro e alici, un piatto fresco e molto semplice.
Come al solito ci concediamo una bella siesta dopo pranzo, che ognuno può riempire come vuole: leggendo, riposando, lavorando o raccontando le nostre avventure a qualche amico rimasto a casa.
Verso le 16 del pomeriggio l’ancora è tornata fuori dall’acqua e ripartiamo, alla volta del borgo di Porto Azzurro.
Ormeggeremo la barca in porto per fare tutti i rifornimenti, gusteremo gli ottimi piatti di La Botte Gaia e ci godremo la nostra ultima sera sull’isola, passeggiando per il lungomare.
Giorno 7: Cala Violina
A svegliarci questa mattina sono i rumori del porto che piano piano riprende la sua attività. Siamo pronti a salutare definitivamente l’isola! Da porto azzurro alla nostra prossima meta ci sono circa 17 miglia ma abbiamo tutto il tempo per percorrerle con calma e magari tirare qualche bordo in più, nel caso in cui si alzi un po di vento.
Verso le 11 del mattino siamo già a metà della rotta e come sperato si alza un bel venticello da sud-est, che ci accompagna fino a Cala Violina.
Pur essendo molto turistica in alta stagione, si dice che questa spiaggia sia una delle più belle di tutta la Toscana perciò come potremmo perdercela? La sabbia bianchissima, la pineta di un verde intenso e un acqua azzurra quasi surreale: sono questi colori che la collocano in cima alle classifiche e anche dal mare vale la pena di fare una bella sosta.
Pranziamo con un ottimo polpo e patate!
Sempre verso metà pomeriggio ripartiamo, per percorrere le poche miglia che ci separano dal Marina di Punta Ala, in cui è possibile prenotare un ormeggio chiamando L’Agenzia del Porto o l’Marina di Punta Ala Agenzia Becucci.
Passiamo quel che resta del pomeriggio lavando la barca, passeggiano per il paese e preparando un abbondante spaghetto alle vongole.
Giorno 8: Castiglione della Pescaia e Talamone
L’ottavo giorno di Toscana in barca ci offre un giro nel paese di Castiglione della Pescaia, borgo davvero carino e ben curato, in cui vale davvero la pena di scendere a fare due passi.
Ci alziamo con calma al mattino nel marina di punta ala e percorriamo a motore le 7 miglia che ci separano dal paese. Lasciamo la nostra barca all’ancora e con il tender entriamo dall’imboccatura del canale per ormeggiare poco dopo, sulla destra, al Cantiere Navale Castiglione.
Ci prendiamo tutto il tempo per passeggiare tra i vicoli, fare acquisti e godere del panorama sul mare e sulla Maremma.
Nel primo pomeriggio siamo di nuovo in barca e, dopo essersi rinfrescati, con un bel tuffo decidiamo di proseguire: questa sera ormeggeremo a Talamone, altro caratteristico paese della bassa Toscana.
Il paese è piccolo ma pittoresco ed offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per passare una piacevole serata. Come, ad esempio, il ristorante Il Vicoletto dove gustiamo dei piatti fantasiosi in un atmosfera amichevole.
Giorno 9: Isola del giglio

Come sempre, al richiamo della sveglia la barca comincia a vivere e questa mattina accade prima del solito. Il programma di oggi è piuttosto pieno e non volgliamo perdere tempo. Dopo lavaggi, colazioni e briefing siamo pronti a salpare verso alcune delle zone più belle della Toscana.
Questa mattina attraverseremo il golfo, in direzione di Porto S. Stefano, per poi girare intorno all’argentario e fare sosta alla Cala del Gesso, una delle spiagge migliori del promontorio. La cala merita un bel giro in SUP, verso la scogliera Nord dove sono ben visibili i resti di un antica torre d’avvistamento spagnola del XVI secolo.

Dopo il pranzo, a base di Insalata Greca e affettati, lasciamo di nuovo il continente dirigendoci verso l’Isola del Giglio, ormai tristemente famosa per la tragedia della Costa Concordia. Solo 8 miglia separano l’isola dal promontorio dell’Argentario e noi puntiamo proprio il relitto, mossi da una pura curiosità.
Vedere una nave così grande, rimasta impotente di fronte ad un piccolo scoglio fa davvero uno strano effetto e ci ricorda che, seppure l’essere umano si ritenga tanto potente, non può nulla in confronto alla forza della natura!
Lasciamo il luogo della tragedia con rispettoso silenzio e giriamo intorno alla punta nord dell’isola, per ancorare nella Baia di Campese. Qui passeremo il pomeriggio, ceneremo a bordo godendo del bellissimo tramonto sull’isola di Montecristo e passeremo la notte in rada, riparati da quasi tutti i venti.
Giorno 10: Giannutri
Il risveglio all’Isola del Giglio è anche meglio di quello di Fetovaia e verso le 9.00 abbiamo già salpato l’ancora. Il Parco Naturale non prevede restrizioni riguardo alla navigazione, quindi continuiamo a girare intorno all’isola per fermarci alla Cala dell’Allume, sul lato Ovest. Le sue bellissime acque ci concedono un bagno favoloso e qualche avvistamento in snorkeling.
Nella tarda mattinata ripartiamo per lasciare definitivamente l’isola del Giglio e veleggiare alla volta della più piccola Giannutri.
Il parco marino suddivide le acque costiere dell’isolotto in due zone, con diverse restrizioni, facendo si che si possa arrivare in barca solo a Cala Maestra e a Cala Spalmatoio. Noi ci dirigiamo verso la seconda e una volta arrivati scendiamo in acqua armati di SUP: un mezzo perfetto per esplorare questa grande insenatura!
Terminiamo la nostra crociera in Toscana ormeggiando di nuovo in continente, nel porto di Cala Galera, la sera del decimo giorno. Qui faremo tutti i rifornimenti necessari per ripartire, alla volta della Sardegna.

Ti è piaciuto il nostro itinerario? Hai qualche altro luogo da consigliare a tutti quelli che affronteranno la Toscana in barca?
Lasciaci un commento!