Riprendiamo la nostra crociera immaginaria da Viareggio, dove abbiamo passato la notte, per iniziare ad esplorare le coste toscane. Poiché tutta la toscana (incluse le isole) è troppo grande per una crociera settimanale divideremo il viaggio in due parti: due itinerari da 5 giorni ciascuno.
Ricordo, per chi non abbia ancora letto il precedente articolo, che questo è il diario di bordo della crociera di OrmeggiOnline. Attraverso questa serie di articoli cercheremo di consigliare luoghi da visitare, punti di ancoraggio e porti turistici a chi intende fare una crociera lungo le coste italiane.
Giorno 1: Castiglioncello
Sommario Articolo
Ci svegliamo presto nel porto di Viareggio, guardando da lontano l’esclusiva passeggiata che ieri sera era animata di persone provenienti da ogni parte del mondo. Si respira aria da VIP tra i bagni storici, corredati di prestigiose vetrine!
Molliamo gli ormeggi verso le 8.00 del mattino e ci dirigiamo verso sud, accompagnati da un bel venticello di Maestrale. Una bella fortuna visto che abbiamo da percorrere circa 30 mg prima di raggiungere la nostra meta giornaliera!
Castiglioncello è uno dei paesi più belli della costa toscana e uno dei più antichi luoghi di villeggiatura perciò non possiamo evitare di fermarci. Verso le 12.00 ancoriamo davanti al paese e scendiamo con il tender per pranzare da Il Cardellino, un delizioso ristorante, posizionato sulla scogliera.
Dopo pranzo iniziamo il nostro giro in paese che comprende il centro, la torre, il castello e un passaggio tra le spettacolari ville che si affacciano dalle scogliere.
Stanchi ma soddisfatti della camminata riprendiamo il nostro tender e ritorniamo alla barca per un bel bagno ristoratore e un po di riposo. Solo nel tardo pomeriggio tiriamo su l’ancora e percorriamo le poche miglia che ci restano verso il porto di Cecina, dove passeremo la notte. Ceneremo in barca con un Cous Cous alle verdure.
Giorno 2: Golfo di Baratti
La sveglia suona un po più tardi questa mattina ed abbiamo tutto il tempo di fare colazione con calma, prima di percorrere le 18 miglia che ci separano dalla nostra prossima meta.
Il secondo giorno di crociera in Toscana prevede un altra tappa fondamentale: Il Golfo di Baratti. Anche se è ormai molto turistico, vale sempre la pena di fermarsi per un bel bagno e magari un giro in SUP. Noi decidiamo anche di scendere a terra per andare a visitare il castello e il Parco archeologico di Populonia, che comprende i resti dell’antica città etrusca e la necropoli.
Dalla cresta del promontorio si gode di una panorama mozzafiato sul mare e si vedono distintamente le isole di Capraia ed Elba!
Sempre nel tardo pomeriggio ci muoviamo e giriamo intorno al promontorio per ormeggiare la barca al Marina di Salivoli.
Stasera nessuno di noi ha voglia di cucinare per cui decidiamo di andare a mangiare alla Taverna dei Buoncompagni, al primo posto tra i ristoranti di Piombino, secondo TripAdvisor.
Giorno 3: Isola d’Elba

È giunto il momento di lasciare il continente, alla volta dell’isola più grande dell’Arcipelago Toscano: L’Isola d’Elba.
Fatti tutti i rifornimenti in porto, molliamo gli ormeggi e iniziamo a percorrere il breve tratto di mare dirigendoci direttamente a Cavo, dove faremo il primo bagno dell’Isola.
La Cala delle Alghe è davvero carina e noi ormeggiamo appena fuori per girare tutti i suoi anfratti armati di SUP.

Per il pranzo a bordo ci prepariamo un ottimo carpaccio di manzo con limone, rucola e scaglie di parmigiano.
Nel primo pomeriggio, dopo un po di meritato relax, riprendiamo la navigazione dirigendoci verso quella che è, secondo molte classifiche, la spiaggia più bella dell’Elba: la Spiaggia di Sansone.
Dopo un altro fantastico bagno e un po di snorkeling siamo costretti a tornare indietro di qualche miglia per ormeggiare a Portoferraio, al riparo dalle onde e dalle forti correnti del nord dell’isola.
In paese passeremo la serata concedendoci un bell’aperitivo con la vista sugli yacht ormeggiati e una cenetta dalla super accreditata Enoteca Gustavino.
Giorno 4: Isola di Capraia
Arrivati al quarto giorno di Toscana in barca abbiamo una scelta da fare: rimanere all’Elba ad esplorare il Golfo di Procchio, Enfola e Viticcio oppure fare un salto in Capraia. Sono entrambe bellissime zone da visitare in barca ma poiché il tempo è buono e non ci pesa percorrere le 25 miglia che separano le due isole optiamo per la Capraia. Ci alziamo presto la mattina e salpiamo da Portoferraio prima delle 7.30, decisi a guadagnare tempo da spendere sull’isola minore.
Questa mattina il vento, nuovamente di maestrale, non ci aiuta. Percorriamo il primo pezzo a motore poi, superate le 15 miglia, risaliamo il vento di bolina, facendo qualche bordo in più.
L’obiettivo di questa mattina è Cala Rossa, la più suggestiva dell’isola, chiamata così per le sue scogliere di roccia (rossa). Gettiamo l’ancora un po più tardi di quanto previsto ma ancora in tempo per un bagno con maschera e pinne e un breve giro in SUP, prima di pranzo.
Ci ritroviamo in barca alle 14.00 per gustare un semplice piatto di pasta al pomodoro fresco, che non guasta mai.
Oggi non c’è tempo per riposarsi e lo facciamo a turno durante la breve navigazione verso il porto di Capraia. Gettiamo l’ancora proprio nel golfo del porto e con il tender scendiamo a terra, dove ci aspetta un’escursione al Forte di San Giorgio e al carcere.
Quando torniamo in barca la sera siamo sfiniti ma davvero felici della nostra scelta e con la macchina fotografica piena di scatti da rivivere.
Per la prima volta passiamo la notte in Rada, cullati dalle piccole ondine del mare.
Giorno 5: Fetovaia
Ci svegliamo la mattina ancora un po intontiti dal giorno prima e lieti che la giornata di oggi non preveda camminate. Vento e mare sono tranquilli perciò decidiamo, prima di tornare verso l’Elba, di fare un giro dell’isola. Abbiamo varie ore di navigazione davanti ma siamo armati di birre, stuzzichini e buona musica!

Svoltata la punta nord dell’isola dobbiamo fare attenzione alle restrizioni del Parco che vietano di navigare a meno di mille metri dalla costa. Finalmente avvistiamo un gruppo di delfini che si avvicina lentamente alla barca per passare proprio sotto la nostra prua! Siamo proprio al centro del Santuario dei Cetacei e non è raro incontrarli.
Dopo circa due ore raggiungiamo di nuovo la punta sud di Capraia e lasciamo definitivamente l’isola per fare rientro all’Elba. Più precisamente ci dirigiamo a Sant’Andrea, dove ci concederemo un bagno e un po di riposo prima di proseguire.
Arriviamo a Fetovaia, l’insenatura ben riparata dove passeremo la notte in rada, nel tardo pomeriggio. In tempo per fare un ultimo bagno e preparare la cena da gustare a bordo.
In onore della lombardia ci deliziamo con un risotto allo zafferano preparato proprio come dio comanda.

Cosa ne pensi del nostro itinerario? Conosci altri posti da suggerire a chi visita la toscana in barca?
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